Recensione: L' arte di restare a galla di Valentina Ferrari


TRAMA

Amelia è stata una bambina studiosa e responsabile, poi un'adolescente studiosa e responsabile e oggi è una quasi trentenne delusa e responsabile. Tra sette giorni compie trent'anni e la sua nuova occupazione preferita è stilare liste dei suoi fallimenti. L'ultima è venuta più lunga del previsto: abita nella cantina dei suoi genitori, per mantenersi scrive articoli di tendenza per una rivista hipster, ma siccome è sottopagata deve anche portare a spasso il cane della vicina tre volte al giorno e fare la cameriera in un pub del centro pieno di adolescenti ubriachi. È circondata da amici che si sposano, accendono mutui e mettono al mondo figli, mentre lei è confusa e incapace di dare una direzione alla sua vita, di distinguere i suoi desideri dalle pressioni della società. In ogni caso il suo fidanzato è troppo concentrato sulla sua carriera di poeta squattrinato per occuparsi del loro futuro, perciò i migliori consulenti esistenziali che Amelia ha a disposizione sono i quattro pensionati con cui ha fatto amicizia al parchetto dei cani, ma basteranno i loro simpatici consigli in romanesco a guidarla? E come se tutto questo non fosse abbastanza, il direttore della rivista ha deciso di metterla alla prova, chiedendole di scrivere un assurdo pezzo sulla storia vera di trentamila paperelle di plastica finite in mezzo all'oceano dopo un incidente navale. La consegna naturalmente è fissata tra sette giorni. Parte così il conto alla rovescia: Amelia ha sette giorni per scrivere l'articolo più cool della sua carriera ed evitare di essere licenziata, sette giorni per cercare di capire se è ancora innamorata – e di chi – e cosa vuole veramente dalla vita: meglio continuare ad annaspare o tuffarsi e lasciarsi trasportare dalla corrente? Questo esordio, costellato dialoghi intrisi di ironia, racconta le paure e le speranze di una ragazza in cerca del suo posto nel mondo, la fatica di avere trent'anni, la sensazione del tempo che sfugge dalle mani. E, con grazia e umorismo, tenta di esorcizzare i mostri che abitano nella testa di una giovane donna di oggi.

RECENSIONE

Questo esordio di Valentina Ferrari, affronta uno degli spauracchi della nostra società: il temibile traguardo dei trent’anni. Ebbene sì, ci si aspetta che arrivati a quella fatidica età la nostra vita sia già ben impostata, un lavoro fisso, un marito, uno o due figli, il cane e una bella casetta in periferia. Ma la realtà, come purtroppo scoprirà anche la nostra Amelia, è ben diversa! E noi lo sappiamo bene, soprattutto in questo periodo storico!

Ma ad Amelia, questa realtà non va proprio giù, e circondata da amiche in carriera o in dolce attesa, si sente diversa, un fallimento totale: ha 7 giorni per scrivere un articolo e non essere licenziata, si guadagna da vivere facendo la dog sitter per una vecchia signora e servendo ai tavoli di un pub, e dorme nel garage dei suoi. Ciecamente convinta che il successo nella vita dipenda dal matrimonio o dai figli, in questi sette giorni però la vita la metterà di fronte a vari ostacoli e sorprese che le faranno mettere in discussione le sue granitiche certezze.

“Quando vi sembrerà di sentire l’acqua filtrarvi nei polmoni, sputatela, e tenete sempre a mente che, se il 10 gennaio del 1992 ce l’hanno fatta 28.800 paperelle di gomma, potete farcela anche voi.”

Nonostante in principio il romanzo parta un po' in sordina, ci saranno situazioni molto divertenti e soprattutto adorerete gli amici del parco di Amelia, quattro rampanti vecchietti,  Romani Doc, che daranno consigli di vita alla nostra protagonista a suon di romanesco.


VALUTAZIONE



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