Recensione: L'invitato di Massimiliano Alberti


TRAMA

Tre amici, quelli di sempre. Leo, Kevin e Tom. Dopo anni di scorribande nella sonnolenta Trieste, la loro città, si separano per poi ritrovarsi a Vienna. Qui è Tom a convocare Leo - vero protagonista del libro - e Kevin, per coinvolgerli nel progetto di una galleria dedicata alla Pop Art. Ma, in un susseguirsi di colpi di scena e di innamoramenti, tra alcol, eccessi e grame figure, sempre sul filo dell'autoironia, devono via via fare i conti con le loro differenze caratteriali e con una stridente diversità di aspettative. Un disilluso affresco della nostra società in una Vienna che fa da cornice classica a uno stile... del tutto Pop.

RECENSIONE

Un libro molto affascinante, questa opera prima di Massimiliano Alberti, un racconto pop in un mondo dalla realtà così bizzarra da sembrare, a tratti, surreale.

"A volte pensiamo d’essere gli unici a sapere tutto degli altri e non ci rendiamo conto che gli altri si sentono unici alla stessa maniera. E’ la legge della società." 

Il protagonista è Leonardo “Leo” Belli, un ragazzo triestino di quasi trent’anni che non riesce a trovare una sua quadra in quella città, tra l’altro bellissima. Col passare dei giorni poi  matura dentro di lui l’idea che la Venezia – Giulia inizi, forse, ad essere un po’ troppo stretta per lui.

Un respiro salvifico, in quella morsa soffocante, gli arriva tramite un telegramma inviatogli da uno dei suoi più cari amici, Tommaso “Tom” Bertelli, saggio e sofisticato personaggio che non potrete non apprezzare. Tom quindi lo invita a raggiungerlo a Vienna per una iniziativa importante che riguarda anche lui. Lì, Leo ritroverà anche Kevin, altro amico di lunga data, emigrato da tempo insieme a Tom nella meravigliosa capitale austriaca.

“Dopotutto, è meglio buttare via i propri giorni inseguendo un sogno, piuttosto che accontentarsi di quello che ti offre la realtà”

Una volta sistematosi in questa nuova realtà, Leo intraprenderà un percorso che lo porterà a scavare introspettivamente e ad interrogarsi sul tipo di vita che ha fatto fino a quel momento e quale sarà, invece, quella futura. Per prima cosa diventerà socio, in collaborazione con gli altri due, della “Brothers Art Gallery” una galleria di esposizioni d’arte che si occupa principalmente di far emergere nuovi artisti pop, così denominata proprio per il rapporto quasi fraterno che lega i tre.

La vita scorrerà, quindi,  fra presentazioni di quadri di Pop Art, feste nelle varie abitazioni o alberghi con la presenza di artisti più o meno affermati, amicizie con persone controverse e dall’ambiguità infima e alcool che porterà a dialoghi divertenti, ironici e senza dubbio di un certo livello. Il nostro protagonista cercherà di ambientarsi al meglio, tentando di trovare una propria dimensione, un modo definitivo, quindi, di collocarsi in questa nuova realtà viennese fremente e frenetica. 

Impazzirà per amore, perderà la testa, non ricambiato, per la “senhorita” Margarida, una donna già fidanzata e, se vogliamo, anche un po’ snob che lo farà penare;  lui cercherà di conquistarla con una corte al limite della pazienza, improvvisando perfino situazioni davvero spassose. Ma così facendo metterà a repentaglio perfino i rapporti con Tom e Kevin, rischiando di perdere le sue amicizie più care…

“ L’amore può limitarsi anche solo a vegliare, mentre la passione, ahimè, freme”

Raccontato in prima persona e con una certa malinconia nostalgica di fondo dal protagonista, questo romanzo si dimostra una lettura frizzante, colorata, brillante, molto fluida. Devo dire che mi ha fatto, in qualche modo, riassaporare  gli scritti di Fitzgerald e Kerouac. Il racconto di Leo, che nasconde qualcosa di autobiografico di Alberti, scorre in una maniera così piacevole quasi fosse un bicchiere di champagne.


Nel mondo variegato dell’editoria dove, ultimamente, chiunque ha la possibilità  di pubblicare scritti più o meno discutibili, si viene a creare una lacuna, un gap alle volte incolmabile: la latitanza della qualità, componente fondamentale in un libro.
Per mia fortuna non è stato questo il caso, complimenti quindi a Infinito Edizioni che ha fatto davvero centro pubblicando un’opera prima di tutto rispetto, il romanzo di Massimiliano Alberti va gustato dalla prima all’ultima pagina.

“Il tempo scorre per tutti alla stessa maniera, ma per qualcuno l’ingranaggio potrebbe fermarsi prima…non perdere tempo. Non perdere tempo, amico mio!”


VALUTAZIONE



Federico















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