Recensione: Molto amore per nulla di Anna Premoli


TRAMA

Viola Brunello ne ha abbastanza degli uomini. Soprattutto di quelli che pensano di poter sfruttare la sua brillante intelligenza per i propri scopi. Avvocato d’affari e con uno studio avviato da poco, Viola non vuole perdere tempo a inseguire sogni romantici che in fondo al cuore ritiene del tutto irrealizzabili. Preferisce concentrarsi sulle sfide lavorative e sulla sua famosa “lista”, quella che ha compilato in una serata dall’elevato tasso alcolico. Sebbene l’idea sia nata per caso, ben presto Viola si lascia entusiasmare dall’idea di eliminare tutti i punti della sua “bucket list”: è così che decide di buttarsi in avventure che non pensava potessero proprio fare per lei… Una cosa è certa: le sfide filerebbero più lisce se Lorenzo Vailati, uno dei partner di una società che le ha da poco affidato un incarico, non avesse scoperto a sua volta il contenuto della lista e non ne fosse rimasto intrigato. Perché Viola ne ha abbastanza degli uomini. Di tutti, ma soprattutto di quelli come Lorenzo

RECENSIONE

Ho deciso di leggere il nuovo romanzo della Premoli in questo periodo difficile, convinta che le sue storie come sempre mi avrebbero fatto staccare un po' dalla realtà e fare qualche buona risata: così è stato. I romanzi di Anna Premoli sono una garanzia e stavolta grazie alla lingua tagliente dell’avvocato Viola Brunello, i momenti esilaranti saranno moltissimi.

Avevamo conosciuto Lorenzo e Viola nel romanzo precedente, “Questo amore sarà un disastro”, ed il loro primo incontro mi aveva colpita, perché era stato a dir poco comico, vedere un uomo bellissimo che non deve chiedere mai, fatto a pezzi da poche parole del glaciale avvocato Brunello.

Se però pensavano di non vedersi mai più, si sbagliavano alla grande! Edoardo infatti ha richiesto il loro lavoro di squadra per l’acquisizione di un’azienda vinicola e così i due si ritrovano tra i vigneti con veramente troppo vino in corpo. Vino, che spinge l’irreprensibile Viola a scrivere di getto un’avventurosa “bucket list”. Fino a qui tutto regolare, tranne che questa lista capita sotto l’occhio di lince di Lorenzo, che rimane colpito da questo lato nascosto di una donna all’apparenza tutta casa e lavoro.

Ed è proprio l’apparenza il tema centrale del romanzo e come spesso essa porti a giudicare le persone senza andare in profondità. Viola stessa, preoccupata che il suo essere donna e non una bellezza da togliere il fiato, sia un deterrente nella sua vita si ritroverà a commettere lo stesso errore con Lorenzo: ossia giudicarlo solo per il suo aspetto incantevole, credendo a priori che al di là della facciata ci sia poco e nulla. Un errore madornale, perché Lorenzo è una persona sensibile ed acuta, e diciamolo, anche un Santo, perché sopportare Viola e i suoi momenti no, è un’impresa titanica a volte. 

“È questo il problema con Lorenzo Vailati: non è solo una bella faccia. È una brava persona, tanto per iniziare. È quello che ti fa ridere quando proprio non ne avresti motivo. È quello che ti sa leggere dentro e ti spinge a fare qualcosa per cui non avresti la determinazione ma che invece vuoi provare.”

Il loro rapporto sarà determinante nelle loro vite, li porterà a rivalutare molte certezze che credevano di avere. Lorenzo comprenderà che le cose semplici non sono abbastanza per farlo sentire vivo, e che forse ha bisogno di una donna capace di tenerlo sulle spine, di spingerlo a dimostrare il meglio di sé, così come Viola abbatterà il muro dietro cui si è trincerata e piano piano inizierà a superare le sue insicurezze e fragilità.

Ovviamente il tutto condito da dialoghi che fanno scintille e scene esilaranti!

VALUTAZIONE



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