Recensione: La casa degli specchi di Cristina Caboni


TRAMA

La grande villa di Positano è l'unico posto che Milena riesca a chiamare casa. È cresciuta lì, insieme al nonno Michele, e ne conosce ogni angolo, a partire dal maestoso ingresso rivestito da dodici specchi con cornici d'argento intarsiate. Specchi che sembrano capaci di mettere a nudo la sua anima. Milena li ha sfiorati mille volte alla ricerca di risposte, ma un giorno trova qualcosa di inaspettato: un gancio che apre il passaggio a una stanza segreta. All'interno le pareti sono tappezzate di locandine di vecchi film. Quando Milena legge il nome di una delle interpreti non riesce a crederci. È un nome proibito in quella casa. È il nome di sua nonna che, tanti anni prima, è fuggita in America senza lasciare traccia. Frugando tra le sue carte, Milena scopre cose che non avrebbe mai immaginato. Che era un'attrice nella Roma della dolce vita. Che ha lottato per farsi strada in un mondo affascinante, ma dominato dagli uomini. Che i loro sogni sono molto simili. Anche lei vuole calcare le scene, ma ha paura di mettersi in gioco. Fino a quando non si imbatte in alcuni indizi che suggeriscono qualcosa di misterioso e non può fare a meno di chiedersi perché nessuno le abbia mai parlato di sua nonna. C'è solo una persona che può darle spiegazioni, ma Michele è restio ad affrontare l'argomento. Milena è convinta che gli specchi luccicanti che decorano l'atrio della villa abbiano assistito a eventi terribili, che nella storia della sua famiglia ci sia un segreto che nessuno vuole riportare a galla, mentre per lei è vitale far emergere la verità per capire a fondo il presente. Anche se a volte è meglio che ciò che è stato sepolto dal passare degli anni resti tale.

RECENSIONE

Cristina Caboni è una delle mie autrici preferite, ogni volta che leggo i suoi romanzi, la sua scrittura perfetta e delicata mi trasporta facendomi emozionare e rilassare. Anche questa volta, con il suo nuovo romanzo, non mi ha deluso. L’ho finito in due giorni, conquistata completamente dai protagonisti e dal mistero che si celava nel loro passato. 

Questa volta la vita apparentemente tranquilla della giovane Milena e dell’amatissimo nonno Michele viene sconvolta da un evento incredibile: nel giardino della casa di famiglia viene infatti ritrovato un cadavere. Ma di chi si tratta? E perché il nonno, dopo che la polizia lo ha interrogato su quel corpo senza vita, è peggiorato e si è chiuso in sé stesso? Milena si chiede se sia possibile che l’uomo che l’ha cresciuta e le ha insegnato ad amare il mondo che la circonda, possa aver commesso un crimine del genere e convinta del contrario decide di investigare. Scoprirà così verità taciute per anni riguardo sua nonna Eva, che non aveva mai conosciuto.

“L’unico modo per risolvere la questione era far affiorare la verità dallo strato di menzogne da cui era nascosta. Solo in quel modo avrebbero trovato pace. Ciò che era accaduto nella casa degli specchi era un nodo nella vita di tutti, qualcosa di irrisolto che andava sciolto.”

In un viaggio tra presente e passato, conosceremo dunque anche Eva, che come la nipote, si dimostrerà forte, caparbia e disposta a tutto per coloro che ama. Eva, che come Milena, ama la recitazione e vivrà in uno dei periodi più fiorenti per il mondo del cinema, soprattutto in Italia: gli anni 50. Anni, che la Caboni descrive con maestria ed attenzione. La recitazione, il cinema, saranno perciò una costante importante nel romanzo, il filo che lega Milena alla nonna e proprio per questo ogni capitolo si apre con citazioni bellissime di alcuni tra i più bei film italiani e stranieri.

“C’era sempre qualcosa di buono a cui aggrapparsi, qualcosa di bello che sapeva restituire la speranza. Guardò ancora le stelle: la bellezza era ovunque, bisognava solo trovarla.”

Anche le descrizioni dei luoghi, in questo romanzo, sono impeccabili. Positano, la città dove si trova la Casa degli Specchi, è descritta in modo così accurato e sensibile che quasi riuscivo a vedere il blu del mare e a sentire il profumo dei limoni. 

Cristina Caboni, ancora una volta, vi conquisterà con una storia affascinante, dolce ma con tinte di giallo e che vi farà commuovere e riflettere.

VALUTAZIONE




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