Recensione: Nevernight, Mai dimenticare di Jay Kristoff


TRAMA

Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un’arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici – e gli amici – più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all’omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.

RECENSIONE

Grazie a quei miti della Oscarvault, anche io ho potuto leggere l’attesissima e chiacchieratissima trilogia di Jay Kristoff: Nevernight. Qui, vi parlo del primo capitolo della saga, sperando di trasmettervi un po' delle migliaia di emozioni che fuoriescono da quelle pagine.

Prima di tutto partiamo da Mia Corvere: la nostra protagonista. Inizio ringraziando Jay Kristoff per aver creato un’eroina femminile “cazzuta”, che se ne infischia dei giudizi e delle convenzioni, forte ed abile come o più di un uomo e che non ha bisogno di nessun cavaliere dall’armatura scintillante per combattere, lei combatte e si salva da sola. 

“Mai tirarsi indietro. Mai avere paura. E mai, mai dimenticare.”

Questo è il mantra di Mia. Queste sono le ultime parole che ha sentito da sua madre prima di perdere tutto, che non la fanno arrendere e la tengono in vita. Mia, infatti, ha un unico obbiettivo dal giorno in cui le hanno strappato via la sua famiglia: la vendetta. Per questo entra a far parte della Chiesa Rossa, una scuola alla Hogwarts, ma per futuri abilissimi assassini. Certo far parte di quell’accademia non sarà facile per Mia, non ci sono amicizie, non ci si può fidare, perché tutti lì dentro desiderano solo una cosa: uccidere ed essere i migliori ad ogni costo.

Mia però ha una peculiarità che la distingue da tutti: è una tenebris. Ha la capacità, dunque, di utilizzare le ombre, l’oscurità a suo favore. Ma che significano questi poteri? Di cosa potrebbero renderla capace? Questo è una domanda che tormenterà Mia per tutto il romanzo.

“Più brillante è la luce, più cupa è l’ombra.”

Conosceremo comunque personaggi a cui sicuramente vi affezionerete, come Tric grande e grosso ma dal cuore tenero o l’abilissima ladra Aishlinn. Senza ovviamente dimenticare il mitico Messer Cortese. Chi è Messer Cortese? È un’ombragatto, sì proprio così, che non abbandona mai Mia e che non perde occasione di fare qualche battuta sarcastica.

Ma c’è un altro grande protagonista all’interno di questo libro: il narratore. Colui che ci racconterà le avventure di Mia in maniera irriverente, sarcastica ed indimenticabile! Sì, come avrete capito a me Nevernight è piaciuto ed entrare nel mondo di Jay Kristoff, è un’avventura che, secondo me, non dovreste perdervi!

VALUTAZIONE



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