Recensione: Nevernight, I Grandi Giochi di Jay Kristoff


TRAMA

Mia Corvere, distruttrice di imperi, ha trovato il suo posto tra le Lame di Nostra Signora del benedetto omicidio, ma sono in tanti all'interno della Chiesa Rossa a pensare che non se lo meriti. La sua posizione è fragile, e non si sta affatto avvicinando alla vendetta cui agogna. Ma dopo uno scontro letale con un vecchio nemico, Mia inizia a sospettare quali siano i veri moventi della Chiesa Rossa.

RECENSIONE

Nel secondo volume della trilogia Nevernight, intitolato i Grandi Giochi, rincontreremo Mia dopo 8 mesi e molte cose saranno cambiate, tranne una: la sua sete di vendetta. Anzi forse si è fatta più forte. Scopriremo, attraverso dei flashbacks, cosa ha portato Mia a vendersi come gladiatii, combattere nell’arena e lasciare la Chiesa Rossa. Come Mia, anche noi scopriremo che le apparenze nel primo libro ci hanno tratto in inganno e che dietro a ciò che è accaduto alla famiglia di Mia, c’è molto di più.

In questa seconda parte il ritmo è più serrato, gli scontri, il sangue, la morte più presenti. Mia diverrà una schiava che dovrà combattere per la gloria della sua padrona. Sarà messa a dura prova, tante saranno le sofferenze e le privazioni, ma come sempre la vendetta e arrivare ai MAGNI, la tengono in vita, le danno la forza per continuare.

“Se la Vendetta ha una madre, il suo nome è Pazienza.”

Ma Mia non è solo un’assassina, non è solo l’incarnazione della vendetta, ha un cuore e si affezionerà ai suoi nuovi compagni di sventura. Saranno proprio i sentimenti, il suo cuore che si metteranno tra lei e l’obbiettivo finale. Che fare? Cosa è più importante: vendicarsi o aiutare i suoi compagni? Conosceremo dunque, il suo lato più umano, il lato della giovane ragazza che in realtà è. 

“Non avvertiva paura di fronte a tutto ciò, no. Ma provava tristezza. Rimpianto per tutto ciò che era stato e che sarebbe potuto essere.”

Non mancheranno di certo i momenti comici grazie al mitico Messer Cortese, ritroveremo personaggi conosciuti nella prima parte, ci saranno intrighi sconvolgenti ma soprattutto preparatevi ai colpi di scena. Vi ritroverete all’ultima pagina con gli occhi sgranati! Tutto ciò rende “I grandi Giochi”, se è possibile, ancora più avvincente ed incredibile del primo romanzo.

VALUTAZIONE



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