Recensione: La Corte di Ali e Rovina di Sarah J. Maas


TRAMA

Feyre è determinata a raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sui piani di Tamlin e del Re di Hybern che minacciano di mettere Prythian in ginocchio. Per questo si è separata dall'uomo che ama e ha fatto ritorno alla Corte di Primavera. Ma per poter portare a termine il suo piano, dovrà tessere una fitta trama di inganni e tenere a bada il suo desiderio di vendetta. Sa bene, infatti, che un solo passo falso potrebbe condurre non soltanto alla sua rovina ma a quella di tutto il suo mondo. La ragazza sa anche che il Re di Hybern non si fermerà davanti a nulla, perciò, a mano a mano che la guerra si avvicina, dovrà decidere di chi fidarsi e cercare alleati nei posti più inaspettati.

RECENSIONE

La saga fantasy di Sarah J. Maas, si conclude con il terzo capitolo dal titolo: "La Corte di Ali e Rovina.” Dopo il secondo libro, che avevo divorato con piacere, purtroppo questo terzo volume non mi ha convinta completamente…non so cosa ci sia nell’aria ma dopo la delusione di GOT, sembra che tutti i finali delle serie lascino a desiderare. Ma attenzione, non è tutto negativo! Procediamo con ordine.

Ritroviamo Feyre, alla Corte di Primavera, lontana da Rhysand ma con un unico obbiettivo in mente: scoprire più informazioni possibili su Hybern, il Re che sta minacciando il loro mondo, e vendicarsi di Tamlin. I primi capitoli sono molto interessanti, vedere come Feyre si muove con astuzia tra i suoi vecchi amici fingendo un’arrendevolezza che è lontana dal provare e riuscendo a mettere tutti contro tutti. 

Sarà invece più lenta e noiosa, la seconda parte del romanzo. Feyre, Rhysand e la loro corte infatti cercheranno degli alleati per poter fronteggiare Hybern ed ovviamente trovare un punto d’incontro tra i vari Signori Supremi non sarà facile. Soprattutto che ruolo avrà Tamlin? Metterà da parte il suo rancore nei confronti di Feyre e Rhysand o deciderà di combattere per il nemico nonostante tutto?

“Per la mia terra, per Prythian e per i territori umani e molti altri…Avrei pulito le spade, e lavato via il sangue dalla pelle. E ricominciato a combattere…”

Non ci sono risposte facili in questo romanzo perché alcuni colpi di scena saranno davvero impressionanti (sottolineo ALCUNI perché altri invece sono stati prevedibili) scopriremo che non tutto è come sembra e che la lealtà può arrivare da chi non ci si aspetta. Come sempre, le vere protagoniste saranno le donne e stavolta non solo Feyre: Nesta ci sorprenderà piacevolmente e il suo rapporto con Cassian ci farà spesso sorridere, ed anche la dolce Elain mostrerà un coraggio inaspettato. Ecco, diciamo che in questo terzo libro, hanno attirato di più la mia attenzione i personaggi secondari, la loro crescita e le loro emozioni.

La battaglia finale sarà accattivante ed in perfetto stile fantasy. Come dirà infatti Rhys:
“Ciò che giudichiamo la nostra grande debolezza a volte può essere la nostra più immensa forza. E che la persona più improbabile può alterare il corso della storia.”

Concludo sottolineando una cosa che mi è piaciuta fin dal secondo libro: ossia come la Maas ci presenta il rapporto d’amore. La relazione tra Feyre e Rhys è qualcosa a cui aspirare anche nella realtà, e non perché Rhys sia praticamente perfetto, ma perché insegna che l’amore vero è quello che ti lascia libera di decidere, che non ti soffoca, che si basa sulla sincerità assoluta, la fiducia e non esiste una parte debole della coppia. Un insegnamento sano!

VALUTAZIONE



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