Recensione: Cari Mora di Thomas Harris


TRAMA

Venticinque milioni di dollari in lingotti d'oro appartenuti a Pablo Escobar sono sepolti in una grande e misteriosa villa nella baia di Miami Beach. Il bottino fa gola a molti, gente senza scrupoli che tiene d'occhio la casa. Primo tra tutti Hans-Peter Schneider, un uomo perverso e pericoloso che vive delle fantasie malate di altri uomini ricchi. Cari Mora è una ragazza colombiana di venticinque anni con un passato drammatico, scampata alla violenza del suo paese. È l'unica persona ad aver accettato di fare la custode di quella villa; la sola a non temere le voci inquietanti che circolano su quel luogo. Bella e coraggiosa, è la preda perfetta per Hans-Peter, che nel frattempo ha affittato la villa per cercare di mettere le mani sul tesoro di Escobar. E sulla ragazza. Ma Cari Mora ha doti sorprendenti, un'intelligenza fuori dal comune e innanzitutto è una sopravvissuta. Nessuno scrittore contemporaneo è mai riuscito a evocare nei lettori in modo tanto vivido e terrificante quei mostri annidati nelle crepe sottili che si creano tra il desiderio dell'uomo e la sopravvivenza della donna. Cari Mora , sesto romanzo di Thomas Harris, segna il grande ritorno del maestro americano.

RECENSIONE

Miami. Una villa maestosa con vista sul mare appartenuta, nientemeno che, al famigerato narcotrafficante colombiano (defunto) Pablo Escobar. La villa è custodita da una ragazza, poco più che ventenne, che si chiama Caridad "Cari" Mora. Una troupe cinematografica arriva alla villa scegliendola come location per le riprese da realizzare. Ma la villa nasconde un grande segreto, negli scantinati infatti è custodito in una cassaforte blindatissima un enorme tesoro in lingotti d'oro frutto dei vari traffici di droga di Escobar.

Non solo la villa però cela segreti, anche la troupe non è una vera troupe, è una banda di efferati criminali, capeggiata dal terribile Hans-Peter, che cercherà in ogni modo di rubare quell'oro e non saranno i soli a voler mettere le mani sul cospicuo bottino...
Dopo 13 anni di attesa, torna nelle librerie un nuovo thriller targato Thomas Harris e devo dire che le attese sono state in parte deluse.

Ma andiamo con ordine: il libro è strutturato molto bene, fluido, scorre benissimo. Lo stile narrativo di Harris è sempre lo stesso, descrive luoghi in maniera sublime e caratterizza personaggi divinamente. Due su tutti: la ragazza ex bambina soldato nelle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) che è protagonista e da il nome al romanzo. Con la sua combattività, il suo sapersi tirare fuori dalle terribili situazioni che si vengono a creare, Cari Mora è una donna con gli attributi, davvero di carattere.
In contrapposizione invece col cattivo del romanzo, o almeno il più cattivo, Hans-Peter, un criminale che traffica droga, denaro e organi umani soprattutto di donne e una volta che le donne sono servite ai suoi scopi le scioglie nell'acido. Un pazzo sanguinario dall'animo più che oscuro che con Cari, però, troverà pane per i suoi denti.

"Come le persone noiose, i mostri sanno se qualcuno li riconosce."

La storia in se è avvincente e ricca di azione, con episodi cruenti al limite dello splatter che forse non sono alla portata di tutti, ci vuole davvero uno stomaco di ferro.
Secondo me, un regista che ama lo splatter come Quentin Tarantino con un buon sceneggiatore di supporto ne può tirar fuori un discreto film per il cinema. 

E veniamo ora alla parte negativa.
Conoscendo le altre opere di Harris come "Il silenzio degli innocenti" o "Red Dragon" dopo tutti questi anni di attesa mi sarei aspettato molto di più, non certo un libriccino di poco più di 200 pagine che si legge in poche ore certo, ma che secondo me manca di quella verve narrativa del passato. 
Storia bella ma abbastanza scontata, finale compreso. 
Mi è sembrato come se questa pubblicazione fosse stata forzata in un certo qual modo.
Sinceramente non ha portato quella fresca novità che mi aspettavo da uno scrittore di èlite come lui. Lui che, con la sua brillante mente, è riuscito a creare un personaggio così affascinante e inquietante come lo psichiatra antropofago Hannibal Lecter.
Ma detto ciò, è un libro di Thomas Harris comunque e per gli amanti dei thriller non può assolutamente mancare nella propria libreria.

VALUTAZIONE



Federico


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