Recensione: La candidata perfetta di Greer Hendricks e Sarah Pekkanen


TRAMA

Quando Jessica Farris, make-up artist squattrinata, accetta di partecipare a uno studio condotto da un certo dr. Shields, misterioso psichiatra della New York University, non sa bene cosa immaginarsi. Ma in fondo a lei interessa più che altro il compenso "generoso", e forse il brivido della novità: la sua vita è fatta di corse su e giù per Manhattan a truccare studentesse per le loro notti pazze, di tranquille serate in compagnia del suo cane e poco altro.
Eppure, nel momento in cui mette piede nell'aula 214 - una stanza asettica con soltanto un computer accesso, su cui lampeggia un: Benvenuta, Soggetto 52 - qualcosa le dice che forse è stata troppo avventata. Sincerità assoluta: ne sarà capace?
Ti senti in colpa se dici una bugia? Hai mai fatto molto male a qualcuno a cui tieni? Spieresti i messaggi del tuo partner? Pian piano, le domande del fantomatico dr. Shields si fanno più incalzanti, più personali, più pericolose. È come se avesse capito tutto di Jess: quello che pensa, quello che nasconde. E quando le chiederà di passare dall'aula 214 al mondo reale, per lei sarà già troppo tardi per sottrarsi al gioco.
Perché Jessica Farris è la candidata perfetta per quello che il dr. Shields ha in mente. Almeno finché, ormai prigioniera di una sottile rete di lusinghe, dipendenza, e ossessione, Jess non scoprirà che la stessa sorte è toccata a qualcun'altra prima di lei.
Il romanzo più intrigante ed esplosivo dell'anno, numero uno assoluto delle classifiche americane, consacra la coppia Hendricks & Pekkanen nell'Olimpo delle star del thriller.

RECENSIONE

“C’è una ragione dietro tutto ciò che facciamo, anche se a volte vorremmo nasconderla persino a chi crede di conoscerci bene; anche se è talmente profonda che noi per primi non riusciamo a capirla.” 

Il libro, “La candidata perfetta”, scritto dal duo formato da Greer  Hendricks e Sarah Pekkanen è, a mio modesto parere, uno dei migliori thriller sfornati in questi primi mesi del 2019.
La storia raccontata, sebbene sembri inizialmente molto semplice, riesce invece a penetrare sotto pelle fino a coinvolgervi completamente. 
La nostra protagonista Jessica o Jess, è una giovane truccatrice di professione, conduce una vita pressochè normale, da single in una città come New York: pochi amici, genitori e sorella disabile fuori città e unico compagno di vita il suo cane Leo. 
Un giorno per puro caso, durante una sessione di make up nella casa di due studentesse, ascolta un messaggio destinato alla ragazza che sta truccando e scopre che quest’ultima deve presentarsi il mattino dopo in un istituto di ricerca per fornire alcuni dati e partecipare ad una specie di test dietro lauto compenso.
Un' università locale, infatti, cerca giovani donne fra i 18 e 32 anni disposte a partecipare ad un questionario su etica e morale. Anonimato garantito e compenso più che generoso per chi parteciperà all’indagine.
Vedendo che la ragazza a cui è destinato il messaggio non ha alcuna voglia di partecipare, Jess coglie la palla al balzo e,  vuoi la voglia di mettersi alla prova con una novità,  decide  di rischiarsela prendendo il suo posto e presentandosi all’appuntamento.

L’aula è la numero 214, lei sarà il soggetto 52. Nella stanza solo Jessica e un computer che inizia a fare domande…
Domande difficili, scomode che pongono la vita di Jess sotto tutt’altra luce. Un punto di vista a cui lei non era abituata e questo inizia lentamente, ma inesorabilmente, a turbarla. Le risposte che  fornisce fanno si che la dottoressa Lydia Shields, ideatrice del progetto ricerca, la noti e la tenga in considerazione per una fase più approfondita di questa indagine. La considera una ragazza diversa dalle altre, speciale, la candidata perfetta per il suo progetto e decide quindi, di conoscerla di persona.
Jessica spinta dalla sua irrefrenabile curiosità accetta.
Come si sa, però, la curiosità può portare a volte su una strada sconosciuta e impervia se non si trova il modo di poterla domare e il mettersi in gioco in questo viaggio introspettivo, totalmente inaspettato,  porteranno la nostra Jessica in un gorgo  di invidia, adulterio, cupidigia, sesso e morte dal quale sarà molto complicato uscire.


Un libro fantastico, un thriller davvero coi fiocchi, ansia e suspense la fanno da padrone. La lettura estremamente intrigante e fluida, parte un po’ in sordina e man mano che le pagine aumentano di numero, cresce anche la voglia di sapere quali saranno i risvolti di questa sordida storia, narrata in modo superbo dalle due autrici.
Nei capitoli alternati riusciremo a scoprire e conoscere più a fondo le due protagoniste, da una parte la sprovveduta e, se vogliamo, un po’ ingenua Jessica, dall’altro la sua antagonista: la psicoterapeuta Lydia Shields una donna con una gelosia morbosa, al limite dello stalker.
Unica pecca il finale, a mio parere forse troppo scontato.

Una cosa, però, ci tengo a sottolinearla. Lo so sarò poco campanilista ma mi sta bene così: che sia un thriller o un giallo, i romanzi di autori stranieri, americani e inglesi su tutti, hanno un qualcosa in più. Ti lasciano molte più sensazioni, emozioni, ti tengono in uno stato di tensione che raramente ho riscontrato  nei thriller nostrani.
Quindi che dire ancora, leggetelo perché ne vale la pena e credetemi non vi pentirete minimamente di aver fatto questa scelta.

“Tutti portiamo un fardello di rimpianti segreti: gli estranei incontrati per strada, i vicini di casa, i colleghi, gli amici, anche le persone amate. E tutti siamo costantemente obbligati a compiere scelte morali. Alcune sono decisioni piccole, altre sono di quelle che trasformano la vita.”

VALUTAZIONE





Federico


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