Recensione: Mi ricorderò di te di Paloma Sánchez-Garnica


TRAMA

Da bambina, Carlota pensava che tutti i papà, la sera, andassero a dormire fuori casa. D'altra parte è quello che faceva il suo, di padre, da sempre. Ma quando, a dodici anni, sua madre le confessò la verità su di lui - che non era solo "suo" padre, che lei era una bambina illegittima, che la loro non era una famiglia vera -, la vita di Carlota cambiò irrimediabilmente. La parola "bastarda" divenne il suo stigma. E "famiglia" per lei non significò mai più la stessa cosa. Sono passati molti anni e Carlota si porta ancora dentro il peso del rifiuto e della delusione. È per questo che, quando riceve la chiamata al capezzale di suo padre ormai moribondo, sarà costretta a scegliere tra il desiderio di sapere e l'abitudine, ormai la necessità, di odiare quell'uomo che le ha rovinato la vita. Finirà per scoprire una storia inimmaginabile di amore, sofferenza, perdono e segreti. Una storia che le farà capire molto di più su quel padre troppo lontano. Perché le azioni degli altri non sempre si possono giudicare se non si conoscono le ragioni del loro cuore.

RECENSIONE

Un romanzo questo, profondo, un viaggio nel passato, nelle vite di persone comuni che hanno commesso errori, che sono stati guidati dalla passione, dall’invidia, dalle gelosie ed una domanda che la protagonista, Carlota Molina, si ritroverà più volte a dover affrontare: si può giudicare il passato, la vita altrui dalla tranquilla tribuna della propria esistenza?

Lei per anni lo ha fatto, ha allontanato dalla sua vita un padre che aveva etichettato come traditore, anafettivo, come la causa della sventura della madre senza però conoscere tutta la verità. Rifiutata e additata come “figlia illeggitima” Carlota ha vissuto la sua vita costruendosi intorno un muro impenetrabile, fatto di rancore, vergogna e risentimento nei confronti dell’altra famiglia del padre, quella legittima, quella con cui lui si mostrava in pubblico e con cui festeggiava le feste.
Scoprirà però che non è oro tutto quel che luccica e che i suoi fratellastri hanno sofferto come o più di lei. Julia, la sorella che per prima le tende una mano, le descrive infatti una vita infelice, in una casa in cui i genitori si sopportavano a malapena e dove il padre mostrava totale indifferenza. Ma allora perché non ha lasciato la moglie per Manuela, la madre di Carlota? Quali sordidi segreti nasconde il passato?


Scoprire questi misteri, andare a fondo alla ricerca della verità sconvolgerà le vite di tutti, la sua intera esistenza sarà messa in discussione. Ma non solo la sua. Sembra che gli sbagli del passato continuino a ripetersi nel presente: Carlota infatti vive una vita in solitudine proprio come ha fatto la madre e così Julia è costretta in un matrimonio di convenienza senza amore, ad una vita che fa scorrere senza fare nulla di concreto, nulla per sé stessa e così anche i due fratelli. 

"Nessuno è dove dovrebbe stare e con chi dovrebbe aver vissuto, e il peggio è che nessuno è felice."

L’insegnamento di questo romanzo, dalla scrittura impeccabile, è quello di agire, di non continuare a vivere per inerzia, perché c’è tempo per cambiare il proprio destino. L’importante è fare pace con il passato e continuare a vivere.

“Il perdono è l’unica cosa che può salvarti.”

VALUTAZIONE



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